“Una volta non molto tempo fa ricordo che chiesi a mia figlia piccolina se avesse capito bene che lavoro facesse il suo papà. Io, naturalmente, mi riferivo al mio "vero" lavoro nell'azienda di famiglia che opera nel settore tessile. Volevo spiegarle che, in realtà, noi non producevamo i tessuti che vendevamo, come supponevo avesse frainteso, ma ci occupavano semplicemente della loro distribuzione e commercializzazione. Ma lei non mi fece neanche finire di parlare che, anzi quasi stizzita, mi rispose senza esitazioni. Certo che sapeva che lavoro faceva il suo papà ed esclamò: "Il Vinista!". Io e mia moglie scoppiammo a ridere. Ovviamente chi meglio di mia figlia aveva potuto elaborare un'intuizione così sincera e geniale. Come potevo non vedere io quello che ogni giorno lei poteva osservare meglio di chiunque altro da quel suo punto di vista, assolutamente, privilegiato che è la quotidianità familiare. La mia cura maniacale per quelle bottiglie, il rispettoso rituale che seguivo, tutte le sere, a tavola, mentre ne assaporavo il liquido, una volta versato nel bicchiere. Calici che roteavano sotto le mie profonde nasate prima di essere portati alle labbra. Mia figlia non aveva potuto fare a meno di notare, poi, che anche gli amici che frequentavano casa sembravano avere tutti quella stessa identica "fissazione". Che coincidenza! E lei non ha mai perso occasione per prendermi in giro ripetendo e mimando quegli stessi gesti, pretendendo anche lei un bicchiere professionale per degustare la sua acqua rigorosamente frizzante. Insomma aveva ben capito che la mia grande passione per i vini superava di gran lunga qualunque mio interesse, per quanto grande, io potessi nutrire per il mio "vero" lavoro!. Ed eccoci, dunque, qui, approdati al Vinista. Dopo un bel pò di tempo trascorso a scrivere di vino ho pensato di provare a "raccogliere", così, attraverso la creazione di questa pagina web e di un (triplice) motore di ricerca quello che ho scritto (davvero tanto, sicuramente troppo) sull'argomento in questi anni. Da aspirante giornalista prima, sommellier e degustatore poi, ma, sempre e comunque, cercando di mantenere quell'approccio disincantato di un semplice appassionato, innamorato del vino.”